Youth Bulge. Quando l’eccedenza di giovani maschi scatena la violenza. L’inascoltata regola di non immischiarsi nei problemi oltreconfine che hanno già una naturale soluzione.
a prolificità degli stranieri e degli immigrati è un inquietante tabù. Affrontare la questione senza falsi pudori è di vitale importanza per gli Europei Bianchi poiché si stanno verificando le condizioni previste dalla teoria dello Youth Bulge (eccedenza giovanile) elaborata dallo storico, sociologo ed economista Gunnar Heinsohn, sintetizzata in una intervista rilasciata nel 2006, prima di un incontro con i vertici militari britannici sulle tensioni nel mondo arabo e le sfide fino al 2020. Questa teoria spiega lo scatenamento della violenza omicida come strumento di riduzione della pressione demografica. Negli Anni Settanta del Novecento questo problema era già stato trattato da Gaston Bouthoul per determinare le cause che sono alla base dei conflitti bellici con le medesime conclusioni. Oggi sono rare le guerre dichiarate. Alle guerre si sostituiscono le missioni di pace umanitarie e i conflitti armati diventano un problema di ordine pubblico locale. Leggi internazionali obbligano all’intervento militare nei casi di genocidio e della relazione tra pressione demografica come fattore scatenante della guerra nessuno vuole parlare. Il rischio di essere coinvolti in problemi immani senza soluzione è troppo grande.

Secondo la teoria dello Youth Bulge la presenza in vita di giovani maschi in eccedenza in rapporto alla popolazione complessiva incrementa la violenza e il ricorso sistematico all’assassinio. Le occasioni di omicidio possono essere la criminalità comune e organizzata, le guerre internazionali, le guerriglie urbane, le pulizie etniche, le rivoluzioni, le colonizzazioni e le immigrazioni di massa. La violenza permane fino al quando i maschi in eccesso smettono di esistere. Il pretesto posto alla base della violenza non deve fuorviare. Ideologie e religioni offrono sovrastrutture a volontà per giustificare lo sterminio. Il problema che risolvono è uno solo: quello demografico. Occorrono precise condizioni affinché si generi uno Youth Bulge. Questo può realizzarsi quando almeno il trenta per cento della popolazione appartiene alla fascia di età tra i 15 e il 29 anni. Oppure quando il venti per cento è compreso nella fascia tra i 15 e i 25 anni. Lo Youth Bulge scatena la violenza quando dieci giovani maschi concorrono per una sola posizione. Anche le femmine e i maschi maturi possono favorire la violenza se sono in competizione con i giovani per la conquista dell’unica posizione disponibile.
L’Europa non può permettersi di mandare in guerra in altri continenti i suoi primogeniti a dirimere le liti dei terzi o quartogeniti eccedenti o accoglierli tutti sul suo territorio.
Dal mondo arabo proviene il massimo pericolo di un innesco della violenza. I Mussulmani in soli cento anni si sono decuplicati fino ad arrivare a un miliardo e mezzo di individui. Da questa eccedenza sono incominciati i disordini e le uccisioni. Nel mondo islamico, negli anni dal 1950 al 1970, ogni donna aveva in media dai sei agli otto figli. I figli maschi erano dai tre ai quattro. Nei Paesi islamici oggi ci sono 300 milioni di giovani maschi sotto i 15 anni. Nei prossimi 15 anni essi avranno tra i 15 e i 30 anni. Nel migliore dei ipotesi almeno cento milioni troveranno una sistemazione nei loro stessi paesi di origine. Gli altri duecento milioni costituiscono un inaudito potenziale di violenza per il mondo intero.

L’Europa, a partire dal Millecinquecento, ha avuto molteplici Youth Bulge. La ferocia dell’Inquisizione mise al rogo come streghe le levatrici che trasmettevano alle donne il sapere sulla contraccezione. Questo innescò ricorrenti esplosioni demografiche che insanguinarono l’intero continente. Le donne, a partire da questo periodo, stupro compreso, hanno incominciato a mettere al mondo dai sei agli otto figli di cui tre o quattro maschi, dei quali soltanto uno o al massimo due potevano aspirare ad assumere ruoli sociali. Il terzo e il quarto, ambiziosi e nel pieno delle forze, emigrarono o cercarono di ottenere una posizione con la violenza. L’Europa, con il pretesto della cristianizzazione, conquistò il mondo e uccise in quattro secoli il novanta per cento della popolazione mondiale. In Spagna diventarono colonizzatori persino i secondogeniti e, a volte, anche i terzi e i quartogeniti eccendenti, che diventarono famosi organizzando stragi e genocidi in Sudamerica. Oggi l’Europa bianca non può fare a meno della sua esigua popolazione maschile e non ha una massa frontale giovanile da opporre ai Mussulmani. Questo spiega perché manca una reazione vigorosa alla terza immigrazione di massa dell’Europa.

Gunnar Heinsohn, durante il vertice con i generali britannici nel 2006, ha consigliato di immischiarsi il meno possibile lasciando che i problemi trovassero da soli la loro soluzione oltre confine. L’Europa, a dieci anni di distanza, spalancando le frontiere esterne, ha importato tutti i fermenti del mondo arabo, compreso lo Youth Bulge islamico (a cui si aggiungono gli Youth Bulge Africano, Asiatico e Sudamericano) con le conseguenza che a breve potremo sentire nell’eco sordo dei colpi di kalashnikov e delle deflagrazioni delle cinture esplosive a scopo di decimazione delle popolazioni bianche europee. Non sappiamo se Gunnar Heinsohn, come consigliere strategico delle forze armate, abbia proposto un piano mondiale obbligatorio di contraccezione con uso di tecnologie sofisticate o di ritirare i missionari e le organizzazioni umanitarie da quei Paesi come cause determinanti di questa catastrofe. Anche se le abbia espresse durante l’audizione comunque non è stato preso in considerazione. █

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