Gli alibi per sostituire la popolazione.

La natura limita il cammino dell’essere umano alla mobilità delle sue gambe.

            I veleni.

Nel iper-sessuato villaggio globale, dove le popolazioni accrescono, si susseguono gli allarmi per i cali demografici. Questi allarmi sono difensivi e avvertono che stanno cambiando le densità reciproche dei gruppi etnico-razziali e propongono uno strano programma di rincorsa demografica. Questo dimostra che i valori posti alle fondamenta della civiltà democratica, aperta e inclusiva sono autolesionisti e suicidari e che urge cambiarli a pena dell’annientamento. Questa rassegnata passività diviene comoda ai loschi speculatori che promuovono il programma di sostituzione della popolazione (programma perlopiù rivolto contro gli europei e loro discendenti ovunque si trovino), i quali, con massicci finanziamenti internazionali, danno propulsione al progetto.

            Gli antidoti.

I primi blandi rimedi (da affiancare a quelli più efficaci) sono quelli di provocare i fallimenti economici di coloro che finanziano questi progetti, rendere impercorribili i viaggi su lunghe distanze e impartire obbligatoriamente lezioni di educazione alla contraccezione. █

Gilberto Bignamini

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