Il triangolo poliamoroso

Il veleno.

Le coppie eterosessuali hanno sempre dei compartecipanti che presenziano agli amplessi. Questi compartecipanti, la maggior parte delle volte, sono celati alla percezione dei sensi, nascondendo la natura triplice o multipla del rapporto che si sta consumando. Queste presenze sono discrete e non traggono alcuna voluttà dagli amplessi, a cui, loro malgrado, sono costrette a partecipare. Al contrario, nella maggior parte dei casi, se avessero potuto decidere, avrebbero preferito astenersi dal presenziare a quegli incontri o non essere coinvolti in quei lubrici accoppiamenti. 

Le esistenze agiate di tutti questi forzati del sesso sono messe in pericolo dai goderecci intrattenimenti lascivi per adulti libidinosi, cioè amanti occasionali che, alla ricerca di momentanee evasioni, sono incappati nelle conseguenze improvvide provocate da preservativi scaduti, ubriacature stupefacenti o interessati secondi fini.

Ecco spiegato il grande mistero della vita: i trionfi dell’amore romantico sono, in realtà, delle momentanee infatuazioni, scappatele fugaci e voglie dei sensi, con conseguenze catastrofiche per l’avvenire di chi sarà costretto a vivere l’esperienza successiva della sessualità di due ignavi.

Gli animali possono permettersi sessualità spensierate in quanto la funzione ecologica delle loro esistenze è quella fornire cibo ai leoni e ai coccodrilli. La sessualità spensierata negli umani, tranne che vi siano delle ricchezze da trasmettere per sostenere l’avvenire delle discendenze (eredita ancestrali, capacità artigianali o altre utilità sociali), si traduce nella natalità allargata di pletore di disadattati che non avendo doti alla nascita pretendono di tutto fino alla morte per il solo fatto di essere venuti a esistenza.

Ai triangoli poliamorosi, a tutela della procreazione responsabile, sarebbe bene che si aggiungessero gli inquadramenti strutturali di ulteriori partecipanti, cioè degli enti morali, dotati di capacità di sindacato e muniti di poteri inibitori, in grado di identificare le qualità dei genitori idonei a procreare ai quali affidare il compito di tramandare delle tangibili prosperità agli eredi o ai posteri. 

L’antidoto.

Il rilascio di una autorizzazione amministrativa è la precondizione per potere avere figli. L’autorizzazione, oltre alla valutazione dei candidati genitori, deve coinvolgere anche le due famiglie di origine, le quali devono essere prive di antenati con tare di un qualche tipo trasmissibili alla discendenza, oltre ad avere una situazione economico patrimoniale che attesti la capacita di sostenere i costi per l’allevamento della prole. █

Gilberto Bignamini

gilbertobignamini [at] protonmail [dot] com

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